Se chiedi ai Twister quali gruppi ascoltare per poter apprezzare, poi, la loro musica di sicuro ti risponderanno: Misfits, Slow Ride, Rancid, Pegboy. Sì perché loro fanno Punk Rock e lo fanno, bene, da un giorno del 2010 quando seduti un po’ alticci in un pub di Camogli stilavano un contrattino nel quale si ripromettevano di suonare insieme. Sono in quattro: Marco About, Emiliano Nobis, Fabio Stazi e Mauro Lenci e prendono il nome (Twister) da quel gioco di società, nato negli anni ’60, in cui poteva capitare (per sbaglio o intenzionalmente) di toccare un po’ più da vicino il sedere della ragazza che ne prendeva parte. Sono al terzo album, dal titolo We’ll be ok, e viaggiano parecchio “sulla strada” infatti oltre a un bel po’ di concerti fatti a Roma (città natale), ne hanno fatti altrettanti in giro per l’Italia e se chiedi loro di raccontarti qualche storia bizzarra legata a una gig di sicuro ti risponderanno che dormire in un Chinese Motel è come stare senza neanche una mazza da baseball davanti a un’ondata di zombie.
In questa intervista abbiamo deciso di parlare delle canzoni dell’ultimo album e a rispondere è Marco About che scrive la maggior parte dei testi. Buon divertimento e Sayonara Sucker!
Ti svegli la mattina con le occhiaie peste e bello sotto hangover… nel tuo cervello rimbombano senza tregua queste parole I DON’T WANNA BUT I WANNA. A che stai pensando?
Alla fine, pur odiando ogni genere di etichetta e definizione, ci ritroviamo volenti o non, vittime dei cliché del punk rock!
Accendi la TV e vedi zampettare, con la pancetta sballonzolante, una specie singolare. Si chiama HAPPY HIPPO. Che specie è?
Madonna! Quella specie è la migliore, cicciotta e morbida e quanto vorrei essere così sempre allegro come lui invece di avere questo perenne malumore! L’ippopotamo della Lines, che ci piaceva tanto da piccini, è un esempio da seguire!
EVERYTIME al telefono con la propria coscienza… cos’è che brucia di più?
Di cose che bruciano ce ne sono tante che si potrebbe ardere una città intera. Certe volte (spesso) si ha paura di affrontare le cose belle e si tende a cacciarle via, ma poi cosa resta? Restano i rimpianti… Che ragazzo profondo!
Alzi il volume della radio e parlano di un’altra specie, questa volta bella aggressiva, si chiama GATOR e, stanotte, ha fatto un casino. Cosa ti spaventa di più?
Mark Rogowsky detto Gator è un bel pazzerello. Sta ancora scontando i suoi giorni in carcere per aver fatto un bel casino. Dicono che il corpo di Jessica fu fatto a pezzi e sotterrato nel deserto. Peccato, perché oltre a essere un ottimo skater era anche un disegnatore molto talentuoso… Forse da qualche parte in casa ho ancora una sua tavola!
Dopo il quinto caffè la tua mente farnetica a fulmicotone e pianifichi, così su due piedi, il prossimo viaggio. Ma non sarà mai in un CHINESE MOTEL.
Mai più! Brutta esperienza in quel Motel… Fabio ne sa qualcosa, aveva il letto nel bagno! Se passate per Milano, evitate quel Motel, succedono cose strane.
Sei ancora stanco, forse è il caso di farsi un altro caffè ma non riesci a fare niente perché pensi solo a LAST NIGHT…
Cavolo, l’altra notte è stato tutto molto bello, ma al mattino i dubbi e le incertezze mi assalgono… Forse non sono pronto ad aprirmi a nuove esperienze? O forse mi caco addosso? Servirebbe un bagno, magari non vicino a un letto.
Ti trascini verso il frigo e lo trovi vuoto come il cuore di una cheerleader, è ora di andare al BARZAGHIN.
Non smetteremo mai di ringraziare Freddy (The Leeches e Bookhouseboys) per averci fatto conoscere anni fa il Barza. Proprio vicino al suo studio di registrazione (dal quale proviene il nostro ultimo disco) c’è questa trattoria che ti coccola con un mare di burro e formaggio, oltre ad altri mille piatti buonissimi. Ormai se siamo dalle sue parti, anche non per motivi sonerecci, un salto al Barza è obbligatorio, tranne per Emiliano che è vegan!
Bussano alla porta, una goccia di sudore cola lenta e ustionante dalla tua fronte. Apri la porta e te ne esci così: DON’T TOUCH ME. Perché?
Perché si fa tanta fatica a convincersi di cosa è giusto e cosa è sbagliato per noi stessi in un determinato periodo, ma se poi bussi, entri e mi sfiori, io non ci capisco più un cavolo! Non mi toccare che ci ho messo tanto a trasformarmi in un orso solitario!
No! Oggi non è proprio giornata, meglio ributtarsi a letto e svelarci THE SECRET.
Mi dispiace ma non siete pronti per IL SEGRETO. In pochi lo sanno e sono ancora sconvolti!